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    Complicazioni postoperatorie di chirurgia addominale

    Qualsiasi paziente sottoposto a una procedura chirurgica è a rischio di sviluppare complicazioni in seguito, inclusi sanguinamento, infezione, problemi respiratori e sviluppo di coaguli di sangue nelle gambe che possono raggiungere i polmoni. La probabilità di sviluppare complicanze postoperatorie dipende dall'età e dalla salute generale del paziente, dal tipo di anestesia, dal sito chirurgico e dall'urgenza della procedura. Le procedure addominali, inclusa la rimozione della cistifellea, l'appendicectomia e la chirurgia intestinale, possono causare una serie di complicanze postoperatorie correlate al sito chirurgico.

    Chirurghi che operano su un paziente (Immagine: Keith Brofsky / Photodisc / Getty Images)

    Complicazioni polmonari

    Complicazioni polmonari o polmonari, tra cui atelettasia, polmonite, insufficienza respiratoria, spasmo delle vie respiratorie o esacerbazione di condizioni preesistenti, possono verificarsi dopo molti tipi di procedure chirurgiche. Tuttavia, le procedure che coinvolgono l'addome, il torace o l'aorta comportano il più alto rischio, secondo Gerald Smetana, M.D., in un rapporto pubblicato nel numero di novembre 2009 di "Cleveland Clinic Journal of Medicine." Le procedure addominali superiori, come le rimozioni della cistifellea, comportano più complicazioni polmonari rispetto agli interventi ginecologici.

    Blocco intestinale

    Un'ostruzione intestinale impedisce all'intestino di funzionare correttamente, causando distensione, vomito, nausea, dolore addominale e crampi. La chirurgia addominale può causare la paralisi dell'intestino tenue durante il primo periodo postoperatorio, una condizione chiamata ileo paralitico, secondo MedlinePlus. Il trattamento comprende camminare e talvolta l'inserimento di un sondino nasogastrico per riposare l'intestino. Adesioni o tessuto cicatriziale possono formarsi all'interno del corpo dopo un intervento chirurgico addominale, causando un'ostruzione meccanica dell'intestino. Questa condizione blocca il processo digestivo e potrebbe richiedere una correzione chirurgica.

    Ritenzione urinaria

    La ritenzione urinaria postoperatoria, causata da spasmi dello sfintere della vescica, si verifica più spesso dopo procedure addominali inferiori, rettali, anali o vaginali, secondo Sandra M. Nettina, M.S.N., nell'edizione 2010 del "Lippincott Manual of Nursing Practice". L'anestesia epidurale o spinale aumenta il rischio di ritenzione urinaria. Gli uomini hanno maggiori probabilità di sviluppare la ritenzione, perché la lunghezza dell'uretra aumenta la resistenza al flusso di urina. La cateterizzazione può essere necessaria se la vescica si distende.

    Ferita Deiscenza

    Secondo Nettina, la deiscenza della ferita, un fallimento delle suture, può verificarsi tra cinque e otto giorni dopo la chirurgia addominale. Questa situazione di emergenza può essere causata da uno stress eccessivo sulla ferita da tosse, singhiozzo, vomito o distensione; suture inadeguate o strette; infezione della ferita; diabete; cattiva alimentazione o ematoma. Il paziente si lamenta di sentire la ferita può aprirsi e drenare improvvisamente il liquido. La deiscenza di una ferita intestinale può progredire fino all'eviscerazione, una condizione in cui l'intestino si protende attraverso la ferita aperta.