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    La tenuta dei polmoni dopo il nuoto

    Probabilmente hai sentito dire che nuotare è un buon modo per migliorare la tua capacità polmonare, in particolare se hai l'asma o altre complicazioni respiratorie. Tuttavia, in alcuni casi, il nuoto può effettivamente portare a una costrizione polmonare. Se ciò accade a te, è importante identificare la causa dei tuoi problemi respiratori al fine di trattarli meglio e prevenirli in futuro.

    Il nuoto è consigliato per migliorare la capacità polmonare, ma potrebbe non essere l'esercizio giusto per te. (Immagine: Ryan McVay / Photodisc / Getty Images)

    Ragioni per la tenuta del polmone

    La rigidità dei polmoni che si possono verificare dopo il nuoto può derivare da broncocostrizione indotta dall'esercizio, asma indotta dall'esercizio o edema polmonare indotto dal nuoto. La broncocostrizione indotta dall'esercizio fisico e l'asma indotta dall'esercizio, rispettivamente EIB e EIA, si verificano, grazie al restringimento delle vie aeree bronchiali durante l'allenamento. Non devi avere l'asma per soffrire di BEI. L'edema polmonare indotto da nuoto, o SIPE, d'altra parte, è una condizione potenzialmente grave che si verifica quando il sangue perde i suoi globuli rossi e le proteine ​​dai polmoni agli altri organi del corpo. Il fattore principale nella diagnosi di SIPE è che viene attivato quando si è sott'acqua.

    Sintomi a cui prestare attenzione

    I sintomi di oppressione dei polmoni dopo il nuoto comprendono dispnea, senso di costrizione toracica e tosse. Se i sintomi sono il risultato di una broncocostrizione o asma indotta dall'esercizio, questi di solito si manifestano subito dopo aver terminato l'allenamento e possono durare fino a 30-60 minuti. In quelli con SIPE, i sintomi possono anche includere un suono ridacchiante nei polmoni e tossire una sostanza rosa dall'aspetto schiumoso. I sintomi di SIPE possono durare fino a una settimana.

    Come viene trattato

    La BEI e la VIA possono essere trattate esercitandosi in ambienti più caldi, nuotando a brevi tratti piuttosto che su lunghe distanze e usando un inalatore. Chiedi al tuo medico quali farmaci potrebbero funzionare meglio per te. Quelli con SIPE, d'altro canto, dovrebbero assolutamente evitare di lavorare in aree bagnate, compresa la piscina. Alcuni pazienti potrebbero persino aver bisogno di assumere ossigeno supplementare fino a quando i sintomi non saranno eliminati.

    Prevenire la tenuta del polmone dopo il nuoto

    Per evitare di soffrire di tensione dei polmoni dopo il nuoto in futuro, è meglio identificare prima la fonte del tuo respiro corto. Vai da un dottore il prima possibile. Quelli con BEI e VIA potrebbero aver bisogno di allenarsi con un inalatore in mano ed evitare di nuotare per lunghe distanze; invece, nuota in breve, spruzzi più intensi. Se hai SIPE, allora è meglio evitare di nuotare del tutto e scegliere una forma alternativa di esercizio.